Coach Gianmarco Pozzecco al termine della sfida con la Virtus Roma ha commentato la partita dei suoi ragazzi ai microfoni di Dinamo Tv: “Continuo a ribadire lo stesso concetto: quella di stasera era una partita che sulla carta sembrava ed è stata semplice, semplice però per chi la guarda da casa, sicuramente meno per chi deve correre su e giù per il campo con la stessa intensità. Oggi Roma -a differenza delle altre partite- ha schierato quasi sempre giocatori senior, questo non vuol dire che sia già competitiva, rispetto talmente tanto Piero Bucchi che dire una cosa del genere non mi passa neanche per la testa, ma noi dovevamo essere comunque concentrati e stare sul pezzo per portarla a casa. Siamo stati bravi a partire bene mettendo la partita sui binari giusti e grazie a questo abbiamo gestito leggermente meglio i minutaggi”.
La notizia di oggi però è il positivo debutto di Justin Tillman, autore di una prestazione da 21 punti e 4 rimbalzi: “Ci sono delle cose nella vita che contano più di fare 20 punti e giocare bene a pallacanestro, ma Justin in questo momento della sua vita aveva bisogno di una partita così. Ho parlato con lui due giorni fa, è stata una discussione estremamente emotiva da parte sua e io mi sono sentito molto coinvolto, siamo arrivati alla conclusione che per lui sarebbe molto più semplice tornare a casa, vivere in mezzo ai suoi amici con sua sorella e stare in una sorta di comfort zone invece di continuare a combattere. Quì è rimasto un po’ di tempo da solo, si sono accavallate diverse situazioni alle tragedia che ha vissuto che ne hanno complicato l’inserimento e il ragazzo ha avuto più tempo per riflettere a quello che gli stava accadendo: in questo momento secondo me ha bisogno di buttarsi in qualcosa che gli dia la possibilità di pensare ad altro. Ieri ne abbiamo parlato animatamente e affettuosamente e sono molto contento che la Dinamo, i suoi compagni e lo staff abbiano avuto la sensibilità di anteporre la pallacanestro a un problema umano. Siamo molto contenti che abbia passato 20’ spensierato sul campo”.
Lunedì si chiude il girone D con la sfida contro Pesaro: “La Vuelle è una squadra che sta giocando molto bene, allenata molto bene, con giocatori di valore assoluto: uno su tutti Carlos Delfino, che è stato mio compagno di squadra, ha giocato in Nba e ha avuto una carriera pazzesca, un giocatore che per le qualità che ha sarà condizionante finchè giocherà. Come sempre accade dobbiamo essere concentrati su quello che vogliamo fare noi, sulla nostra crescita: forse è la prima volta in carriera che parlo di infortunati, non sono abituato a farlo ma qui giocando ogni due giorni diventa estremamente condizionante, la stanchezza si fa sentire. Questa sera a un certo punto Marco Spissu è stato perfino punto da un insetto. Jack è straordinario, ci sta dando una grande mano: ho sempre detto che bisognerebbe fargli un monumento e credo che quando smetterà di giocare Stefano glielo farà costruire”.
In chiusura il tecnico biancoblu dedica una riflessione al popolo sardo: “C’è una cosa che voglio aggiungere anche se esula dal commento della partita: ieri ho avuto l’ennesima conferma che il sardo è clamoroso. Le persone qui sono meravigliose, è un misto tra gentilezza, affetto, educazione. Ha ragione il mio amico Gavino, se i ragazzi capiscono dove sono finiti possiamo dormire sogni sereni. La parte più importante del nostro mestiere è essere competitivi, poi il vincere è relativo: siamo già contenti, siamo all’ultima partita e abbiamo la possibilità di entrare alle Final Four, sarebbe stato brutto giocare la partita di lunedì senza avere velleità di poter passare il turno. Dobbiamo esserne felici”.
Comunicato e dichiarazioni a cura di Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna.