Carmine Moccia, ala piccola della Pallacanestro Partenope, è intervenuto ai microfoni di Tuttobasket rilasciando una lunga ed interessante intervista sul momento della sua squadra che è in cima al campionato di Serie C Gold campana, soffermandosi anche sulla sua voglia di continuare ancora a lungo e divertire tutti i migliori palazzetti della Campania con le sue giocate.
– Ciao Carmine e grazie prima di tutto per questa intervista. Guardate tutti dall’alto nonostante siate in coabitazione con Salerno e Bellizzi. Quale è il livello quest’anno della serie C Gold?
“Siamo in cima e non per caso, tutto questo è il frutto del nostro lavoro in palestra e degli allenamenti intensi a cui ci stiamo sottoponendo da mesi. Lavoriamo duramente per costruire il nostro gioco su entrambe le metà campo, il coach e i suoi collaboratori ci spianano la strada alla perfezione su quello che dobbiamo fare in campo. Dobbiamo mantenere alto il livello di concentrazione e pensare passo per passo gara dopo gara, cercando di migliorarci partita dopo partita. Salerno e Bellizzi sono lì con noi ma bisogna tenere d’occhio San Nicola, Angri, Maddaloni, Agropoli e Sarno che rispetto alle altre compagini sono più attrezzate. E’ un campionato che per tutto il discorso delle tasse, non ha permesso ad alcune società di poter costruire squadre molto competitive e prefissarsi obiettivi più importanti.”
– Insieme a Garcia e Alunderis sei parte di questo trio delle meraviglie a disposizione di coach Patrizio. Credi che ci siano nel girone altre squadre attrezzate con un potenziale offensivo come il vostro?
“Garcia ed Alunderis vorrei poterli avere in qualsiasi squadra. Il nostro sistema di gioco è stato disegnato attentamente da coach Patrizio che permette ad ognuno di noi di sfruttare le proprie skills in molteplici situazioni di gara. Le altre squadre hanno ottimi potenziali offensivi e sono anche ben allenate. Naturalmente oltre i già citati Garcia ed Alunderis è importante avere accanto giocatori come Izzo, Luongo, Mbaye ma in generale tutti i ragazzi, che riescono a farsi trovare sempre pronti dando il 100%, questo secondo me è fondamentale. Tutti contribuiamo a mettere un mattoncino per portare a casa il risultato ogni domenica.”
– Da anni sei in cima alle classifiche marcatori, in ogni tipo di categoria nella quale hai militato. Per quanto tempo ancora continuerà Carmine Moccia ad incantare i parquet campani?
” Non mi piace guardare le classifiche marcatori e non lo dico per retorica: sin da piccolo mi hanno insegnato a guadagnare il rispetto non solo segnando punti ma facendo tutto ciò che è importante per la squadra in cui mi trovo a giocare, che siano punti, rimbalzi o difesa poco importa. Io sono un tiratore e sono portato ad attaccare di più il canestro, ma dietro le mie prestazioni mi sembra giusto e doveroso sottolineare tutto il lavoro dei miei compagni che c’è dietro, ciò mi mette in condizione di esprimere tutto il mio potenziale al meglio. Vorrei giocare finché sia il fisico che le motivazioni me lo permetteranno, ma sono un testardo di natura e puntualmente ogni anno cerco di essere sempre al top, di non saltare mai un allenamento ed essere sempre presente. Spero che quel giorno in cui dovrò lasciare sia ancora molto lontano, per ora mi diverto e sono motivato, finché c’è quello il mio posto rimarrà ancora a lungo sul parquet.”
– Come detto precedentemente non siete soli in cima, ma Salerno e Bellizzi sono lì che seguono in maniera costante: quale obiettivo vi siete prefissati ad inizio campionato? E per quanto tempo queste due compagini avversarie pensi rimarranno lassù in vetta?
” E’inutile nascondersi dietro un dito: la società ci ha scelto per stare lì in alto ma per continuare ad essere in cima bisogna insistere ed allenarsi al meglio e soprattutto dobbiamo rimanere uniti come lo siamo ora, il nostro gruppo è fantastico sia dentro che fuori dal campo. Bisogna seguire con impegno il coach che è molto prezioso per noi, ci permette di arrivare ogni domenica alla palla due preparati e consapevoli su cosa bisogna fare contro ogni avversario. La società ci ha scelto, noi dobbiamo ripagare la loro fiducia, poi a fine anno tireremo le somme.”