Non una stagione esaltante se si guarda la classifica attuale, ma sicuramente il Basket Saviano sarà in questo girone di ritorno pronta a tutto per salvarsi e mantenere la categoria. Alfredo Cirillo, da ben 5 anni punto stabile della squadra, ha parlato in esclusiva a TuttoBasket della stagione non brillante giocata dai suoi, degli obiettivi e del prossimo impegno casalingo contro la Promobasket Marigliano.

– Definirti una bandiera del Saviano non sarebbe certamente eufemistico: tante le battaglie affrontate in ogni categoria, tanto il filo da torcere dato a tante squadre anche con il tuo grande contributo negli ultimi 5 anni. Cosa ha rappresentato per te e per tutto il movimento cestistico savianese, la promozione in serie C Silver dello scorso anno?

” Più che una bandiera mi definisco un ingranaggio importante di un gruppo fantastico che è rimasto quasi sempre lo stesso negli anni. Questa è la quinta stagione per me qui, quindi più che una bandiera mi definisco un leader all’interno dello spogliatoio. La promozione dello scorso anno è stata un’esperienza fantastica: venivamo dall’anno precedente in cui non eravamo nemmeno riusciti a centrare la post season nonostante un girone di ritorno fantastico. Quello che eravamo riusciti a fare dopo il giro di boa non è servito a farci agguantare neanche in extremis i playoff. Dopo questo fallimento, ci siamo compattati ed abbiamo reagito da grande gruppo l’anno dopo. Venivo da due promozioni consecutive con Scafati quindi personalmente l’idea di vincere anche qui a Saviano mi è sempre rimasta ben salda nella mente, fin dal primo giorno. Il passaggio in serie C Silver è sicuramente la testimonianza della programmazione e della passione dei vari dirigenti e figure che ci sono state in oltre trent’anni di pallacanestro qui a Saviano: Cavallaro, Cremato, Policastro e tanti altri che non voglio dimenticare incluso il presidente Simonetti che si è aggiunto dopo, sono stati decisivi nell’obiettivo raggiunto e sono felice che ci sia stata questa gioia anche per loro.”

– Nel mercato estivo avete perso un pezzo pregiato da novanta, Gianmarco Nocera, che lo scorso anno ha inciso davvero tanto nel vostro campionato. Credi che la sua assenza fino ad oggi sia stato un fattore negativo sulle sorti del vostro campionato di serie C Silver?

“Sarebbe da ipocriti dire che avere o non avere Gianmarco Nocera in Silver non fa la differenza, forse anche in C Gold poiché sta dimostrando anche in quella categoria di che pasta è fatto. La figura di Gianmarco ci manca più che altro nei momenti difficili che si incontrano durante una stagione: è un giocatore che si è sempre ribellato ai momenti negativi durante le partite, non accettava mai la sconfitta, lottava per vincere e faceva sempre in modo di portare la partita dalla sua parte dando tutto se stesso in campo. Questo è quello che ci manca di più di lui anche più delle sue qualità tecniche che sono indiscutibili e incredibili. Detto ciò non mi piace fare parallelismi con lo scorso anno, sono arrivati giocatori forti per sostituire sia Nocera che Francesco Cremato, altra pedina fondamentale del nostro gioco. Io e Gianmarco abbiamo un rapporto di amicizia che dura da quasi 10 anni e sono contento di quello che sta facendo a Salerno, sta dimostrando il suo valore che pian piano sta venendo sempre più fuori.”

– Nonostante la vostra posizione in classifica non sia lo specchio delle vostre aspettative di inizio anno, chiunque venga a giocare in casa vostra teme il calore del pubblico e la trasformazione del vostro gioco che cambia radicalmente. Credi davvero che il vostro palazzetto sia il fortino giusto da cui ripartire per questo girone di ritorno?

“Ci aspettavamo di più sicuramente ad inizio anno in primis da noi stessi, ma è giusto dire che il campionato di C Silver si sta rilevando davvero molto complicato, questa non deve essere una scusante. Nelle ultime settimane però la percezione è che qualcosa è cambiato, c’è un’aria diversa. La fiducia che io ripongo nei miei compagni e nello staff tecnico è sempre enorme. In casa abbiamo avuto sempre qualcosa di speciale, sia negli scorsi anni sia per tutto il girone d’andata senza considerare la partita contro Nocera, in cui abbiamo avuto un vero e proprio scivolone. Le salvezze vanno costruite in casa, magari provando qualche colpo esterno che quest’anno stenta ad arrivare: in casa nostra abbiamo recuperato partite e ribaltato risultati incredibili. Mi viene in mente la partita con Sala Consilina vinta sulla sirena o quella con Portici dove siamo riusciti a recuperare ben 18 punti di svantaggio. Anche con la New Basket Caserta, che fa un campionato a parte secondo me per la caratura che possiede, ha sofferto in casa nostra e ha potuto tirare un sospiro di sollievo solo negli ultimissimi minuti. Queste prestazioni ci danno una grande fiducia anche in previsione delle due gare casalinghe che ci attendono nelle prossime due settimane con Marigliano e Portici, impegni davvero complicati. Dobbiamo avere più fiducia in noi stessi, dobbiamo salvarci e forse non basterà vincere soltanto in casa ma servirà qualche colpo in trasferta che può risollevarci davvero. Non abbiamo paura dei playout, se la salvezza dovrà passare da lì ce la giocheremo fino alla fine, l’importante è che Saviano giocherà in serie C Silver anche l’anno prossimo! “

 – Impossibile non parlare del derby del prossimo turno che vi vedrà impegnati in casa contro la PromoBasket Marigliano, squadra che ambisce sicuramente alla promozione in C Gold. Come state preparando il match e quali sono secondo te le chiavi giuste per portare la partita dalla vostra parte?

“Il derby con Marigliano è sicuramente una delle partite più attese dell’anno, personalmente non vedo l’ora di giocarla domenica. Siamo consapevoli che Marigliano è una squadra costruita per il salto di categoria, noi dobbiamo salvarci a tutti i costi. Non possiamo preparare la partita su una squadra che è costruita per altri obiettivi, ma dobbiamo guardare noi stessi, lavorare e rimanere concentrati. Di Marigliano ci preoccuperemo domenica ma sappiamo che sono una squadra molto profonda, sicuramente non è che annullando un loro giocatore o un loro schema risolveremo la partita, come già detto sono ben costruiti. Questa sfida arriva in un periodo non ottimale per noi, ma se ci compattiamo e se i leader riescono a tracciare bene la strada, riusciremo a dare tutto per quaranta minuti. Dovremo essere bravi a fare sempre la scelta giusta su entrambe le metà campo perché Marigliano non perdona niente, dovremo essere uniti perché le difficoltà ci saranno  contro una squadra di questo calibro, ne sono sicuro. In casa nostra non dobbiamo avere paura di nessuno, loro di sicuro verranno agguerriti soprattutto dopo il cambio di guida tecnica, Enzo Maria è una grande perdita ma coach Persico non è l’ultimo arrivato. Siamo pronti a dare tutto!”