Durante queste pause natalizie tutte le formazioni hanno tirato un pò il fiato prima del forcing finale fino a maggio. Tra tutti i roster anche la Virtus Piscinola di Giuseppe Guarino ha staccato un pò la spina, una pausa ottima per recuperare parte dei tanti infortunati. Il capitano della Virtus ha concesso alla redazione di TuttoBasket un’intervista molto interessante sulla sua squadra.
– Ciao Giuseppe e grazie per questa intervista. Questa pausa natalizia cade a pennello per tirare un po’ le somme di questo girone di andata. Come reputi questa nuova avventura in serie d della Virtus finora?
” Questa nostra avventura era come ci prospettavamo all’inizio dell’anno, anche se onestamente con qualche punto in più. Abbiamo perso alcune partite che poi risulteranno decisive alla fine quando si tireranno le somme: perdere molte partite con scarti molto bassi fa male. Questa è una categoria che conosciamo bene, abbiamo anche assaporato la promozione in serie C qualche stagione fa e ci ritroviamo qui sicuramente non per demeriti nostri.”
– Hai dovuto lasciare i tuoi per un infortunio che ti ha tenuto lontano per un po’ dal parquet. Credi che i tuoi compagni , nonostante le tante assenze oltre la tua, abbiano tenuto alto l’onore delle V nere?
” Il mio infortunio è pesato tanto, ma non da un punto di vista statistico, ma perché Piscinola è casa mia, indosso questa canotta da ben 23 anni e conosco tutti molto bene. Ho visto crescere gli under, sono cresciuto con gran parte dei miei compagni tra cui Domenicone con cui ho giocato in serie C. Il mio infortunio è stato determinante perché non ci ha permesso di allenarci al meglio essendo pochissimi anche in settimana, gli allenamenti sono fondamentali. Oltre me ci sono state tante altre defezioni importanti e quindi provando le nostre cose in settimana con 5 o 6 elementi, diventa davvero difficile e complicato. Gli under provano a darci una mano anche se a differenza di anni fa, fare allenamento con una senior non è più un vanto per alcuni di loro ma quasi una perdita di tempo. Quando succedeva a me tanto tempo fa non dormivo la notte per l’ansia e l’emozione, oggi a quanto pare sono altri tempi rispetto al passato. I miei compagni però hanno dato tutto, noi siamo una squadra, non c’è nessuno che può da solo cambiare la partita ma più che altro ci affidiamo al gruppo e quello che abbiamo creato è sicuramente di alto spessore, altrimenti non avrebbe potuto resistere a tutte queste difficoltà.”
– Dopo la pausa sarete di scena in casa contro Barra in un match temibile contro un avversario che ha raccolto finora meno di quanto seminato. Il buon match di Roccarainola vi ha dato delle nuove certezze?
” Roccarainola è stato un match chiave per il prosieguo del nostro cammino. Siamo arrivati alla partita senza i nostri playmaker e sicuramente dopo uno svantaggio di 24 punti abbiamo reagito da grande squadra. Colgo l’occasione per fare i complimenti ad i rocchesi, erano anni che non vedevo un primo tempo come l’hanno fatto loro, non per altro sono lassù in cima. Nonostante quella pressione incredibile che portavano ai nostri palleggiatori, siamo arrivati alla battute conclusive sotto di 4 lunghezze. Alla fine non siamo riusciti a completare la rimonta perché eravamo sfiniti, ma anche perché ci siamo fatti prendere dalla frenesia e ad un certo punto abbiamo forzato troppo nel finale. Abbiamo dimostrato al coach che ci teniamo a questa maglia nonostante siamo decimati. Tutti ci teniamo io in primis: sono qui da 23 anni ed io e Piscinola ci siamo sempre dati tanto a vicenda. Questa società mi ha permesso di poter crescere come giocatore e come uomo in un quartiere difficile. Contro Barra sarà una partita complicata, anche loro hanno perso tanti punti per strada forse anche in maniera immeritata. Noi siamo già al lavoro per arrivare al meglio alla prossima sfida.”