A Sassari, l’Olimpia ha preso subito in mano la partita, attaccando bene e difendendo meglio. La Dinamo ha retto nel primo periodo, poi Milano con un secondo quarto da 28-6 si è impossessata della gara in modo inequivocabile e ha vinto. Bella anche la solidità mentale mostrata nel terzo periodo quando un parziale di 13-0 ha eliminato qualsiasi dubbio sull’esito della gara. Notevole la prova di Luwawu-Cabarrot sui due lati del campo: ha messo pressione sul playmaker avversario e segnato anche 21 punti. Brandon Davies è stato una presenza, come Nicolò Melli che dalla difesa ha creato specie nel secondo quarto le premesse per creare canestri facili in contropiede. Le stoccate definite le ha aggiunte Billy Baron. Ma in realtà è stata una prova di squadra esemplare, in cui tutti hanno dato tanto inclusa la possibilità di ritardare il ritorno in campo di Stefano Tonut a meno di un mese dall’infortunio.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia parte bene in attacco, segna in tutti i primi quattro possessi e scatta 8-2. Una tripla di Bendzius ricuce a meno uno il divario, prima che Luwawu-Cabarrot con cinque in fila ripristini i sei di vantaggio. Sassari ricava abbastanza dall’ingresso di Dowe, anche se l’uomo più pericoloso nel primo periodo è Jalen Jones che parte con tre canestri ravvicinati e poi mette anche una tripla per rispondere al jumper dall’angolo di Mitrou-Long. Alla fine del primo periodo, nonostante sia 7/8 da due, è solo 22-20 Olimpia.

IL SECONDO QUARTO – Milano riesce a correre all’inizio del secondo periodo. Dopo due tiri liberi di Hines, la transizione frutta la tripla di Baldasso accoppiato a Mitrou-Long. Il vantaggio torna a quota sette dopo due minuti. Un 4-0 di Robinson, al ritorno in campo, convince Coach Messina a fermare a sua volta la gara. Al terzo fallo di Hall, Billy Baron passa in regia in un quintetto con tre lunghi, Ricci da numero 3. L’Olimpia trova un canestro ravvicinato di Davies, due jumper di Baron e una palla rubata da Melli che vale il più 11 dopo sei minuti. La seconda rubata di Melli nella propria metà campo scava il più 15 improvviso per l’Olimpia. Ma il break prosegue, perché Milano usa la sua energia difensiva per generare attacco. Nel momento del terzo fallo fischiato a Melli, l’Olimpia conta 22 punti di vantaggio, ma sono 24 alla fine con il buzzer-beater di Kyle Hines.

IL TERZO QUARTO – L’Olimpia non cambia faccia all’inizio del secondo tempo, anzi piazza subito un parziale di 13-0 nel quale ci sono otto punti di Luwawu-Cabarrot e una palla rubata da Davies a metà campo che genera un antisportivo. In tre minuti, il vantaggio esplode fragorosamente a quota 37. Su una tripla di Baron, il margine tocca i 41 punti dopo sei minuti, poi 42 con una tripla dall’angolo di Hall dopo due passaggi illuminanti, di Baron per Hines e di Hines per Hall. Sassari chiude con un sussulto il periodo e riduce il divario a 36 punti, 82-46.

IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia smarrisce un minimo di concentrazione in attacco all’inizio del quarto, così la Dinamo ne approfitta per aprire il campo e trovare un po’ di fiducia nelle esecuzioni e nel tiro di Filip Kruslin. Dopo cinque minuti una sua tripla riduce il distacco a 30 punti. Qui hanno riaperto 35 punti prima Alviti e poi Baldasso, mentre Robinson si è fatto carico di contenere le dimensioni della sconfitta. 92-63 alla fine.

Comunicato a cura di Ufficio Stampa Olimpia Milano.