Stings Mantova, il presidente Negri: “Chiusura del campionato? Occasione per resettare e riprogrammare il futuro”.
Ai microfoni di SuperNews il presidente degli Stings Mantova Adriano Negri. L’intervista ha toccato diversi temi, quali la decisione della chiusura del campionato da parte della FIP, la crisi economica che ha investito le società e, infine, le aspettative per il futuro del Mantova e della pallacanestro in generale.
Sulla chiusura del campionato.
Personalmente, sono stato favorevole alla chiusura del campionato fin da subito, nonostante l’ottimo stato mentale e fisico del Mantova. Ci sarebbe piaciuto continuare a giocare. Tuttavia, pensare di giocare una fase finale a porte chiuse in una situazione così particolare non ci sembrava corretto. E’ stata la scelta corretta, anche se dolorosa per gli Stings.
Promozioni e retrocessioni.
Dovrebbe rimanere tutto in stand-by e proseguire con le forze in campo della stagione scorsa. Bisogna capire se la FIP, insieme alle due Leghe di Serie A e B, sentiranno la necessità di riformare i campionati in base all’ipotesi di ripresa della prossima stagione, perché sarà difficile poter pensare di allenarsi regolarmente in agosto e giocare a porte aperte a ottobre. Se la stagione andrà avanti, sicuramente ci saranno dei cambiamenti.
Su come si possa mantenere alta la motivazione.
Credo sia molto difficile. Purtroppo, non avendo idea di quando si possa riprendere, non sappiamo cosa ci succederà. E’ il momento giusto per resettare la testa e capire quando e come rimetterla in moto fra qualche mese.
Investimenti e perdite economiche.
Per ciò che riguarda gli investimenti, non siamo in difficoltà. Le perdite, invece, sono difficili da definire, dal momento che non abbiamo ancora risposte chiare da parte degli sponsor. Possiamo solo valutare gli incassi del botteghino. Il problema più grande non sono le perdite di quest’anno, quanto quelle del futuro, non sapendo quale sarà il livello di crisi di ogni realtà. La nostra società, vivendo principalmente di sponsorizzazione, risente di questa crisi economica.
Sul futuro degli Stings e della pallacanestro.
Mi auguro che ci sia la capacità di resettare le teste e di guardare al futuro con programmazione. Il basket deve pensare a un nuovo modo di fare sport. Mi auguro che le nostre Leghe e la FIP abbiano la forza e l’intenzione di sedersi attorno a un tavolo e di progettare una nuova stagione.