Derby emiliano tra la Fortitudo Bologna e la Unahotels Reggio Emilia che debutta nella Discovery+ Supercoppa nel prestigioso parquet del Paladozza dopo aver assistito da spettatrice alla vittoria della Reyer nella prima giornata del girone A proprio contro Bologna. Un inizio di stagione difficile quello cui la squadra di Repesa deve far fronte tra la questione infortuni che continua a tenere banco e l’amalgama di una squadra ancora cantiere aperto. C’è Gudmundsson tra le fila bolognesi mentre Reggio Emilia può contare sulla disponibilità di Crawford (nella foto), aggregatosi in ritardo dopo aver contratto il Covid-19.
1° QUARTO – Cinque punti di Procida ribaltano lo 0-2 iniziale di Olisevicius. Seppur incerottata, l’inizio aggressivo della Fortitudo rispecchia lo spirito di coach Repesa al suo debutto casalingo in quella che è stata la sua casa nell’anno dello Scudetto. Lo 0/6 dalla lunga distanza oscura in parte la bontà di una difesa di Bologna molto aggressiva, Reggio è costretta a qualche forzatura di troppo ma la situazione sembra precipitare quando Cinciarini è costretto a uscire zoppicante dal campo e Hopkins rimedia anzitempo il suo terzo fallo.
2° QUARTO – Sotto di 3 lunghezze dopo il primo quarto (21-18), la squadra di Caja non demorde: la tripla di Olisevicius del 21-25 obbliga Bologna a chiamare time-out. I padroni di casa non trovano la via del canestro per 4 lunghissimi minuti, quando poi a Baldasso viene fischiato un antisportivo Reggio scappa sul +8. Le difficoltà di preparazione iniziano a influire sulla condizione dei padroni di casa che si affidano alle giocate dei singoli ma non basta. Nemmeno un fallo tecnico per simulazione fischiato a Diouf sblocca Bologna, ferma a 0/13 dall’arco. L’ottavo assist di Reggio consegna a Baldi Rossi la tripla del +15 (25-40), un divario in doppia cifra gestito fino all’intervallo: 30-42.
3° QUARTO – Hopkins inaugura il terzo quarto con la tripla del nuovo +15. Bologna vuole rimanere attaccata al match ma fatica particolarmente a gestire la vena offensiva di Thompson e di un brillante Olisevicius (32-53) e se in attacco tira con il 6% da 3p. (1/17) non può pretendere diversamente. Leo Candi infierisce contro la sua ex squadra portando Reggio addirittura sul +27, al termine del terzo quarto sarà 44-70.
4° QUARTO – L’esito di un match sostanzialmente chiuso funge da occasione per mettere olio nei nuovi automatismi, specie se coach Caja ha occasione di beneficiare di un quarto intero di una partita ufficiale per forgiarli. Anche senza Cinciarini, tenuto precauzionalmente in panchina dopo la botta al ginocchio rimediata, Reggio mantiene costante l’intensità. Le percentuali dei padroni di casa non decollano sebbene una punta di orgoglio finale consenta alla Fortitudo di portarsi sul -10 (67-77) e di scrivere sul tabellone finale che reciterà 67-80 una sconfitta certamente meno roboante di quanto sembrava a un certo punto prospettarsi.
Comunicato a cura di Ufficio Stampa Lega Basket.