Ultimo arrivato in ordine cronologico a Tortona, Kenneth Viglianisi è tornato a vestire la maglia bianconera per la seconda volta in carriera dopo l’esperienza nella straordinaria stagione 2013/14, conclusa con la promozione in Serie A2 della squadra. Il suo passato in città ʺè stato fondamentale nella mia scelta di ritornare: qui ho trascorso dei mesi stupendi e le persone che avevo lasciato allora mi hanno convinto, insieme al progetto di crescita della società, a tornare nuovamente a indossare questa magliaʺ.
Sono diverse le motivazioni che hanno spinto Kenneth ad accettare la proposta del Club, a cominciare dai ʺgrandi ricordi che mi legano a questi colori. Ho avuto modo di parlare anche con Ganeto, con cui ho avuto un ottimo rapporto negli ultimi tre anni a Trapani. I motivi della mia scelta sono comunque molto ampi: la società ha voglia di fare bene, così come me, e quindi le ambizioni comuni hanno avuto un ruolo decisivoʺ.
Tornato in Italia dopo l’esperienza al Mitteldeutscher in Bundesliga, Viglianisi ha descritto le principali differenze tra i due paesi a livello di pallacanestro: ʺLa Bundesliga è molto strutturata: loro hanno cominciato a riorganizzarsi già da diversi anni e questo ha permesso di alzare il livello tecnico e dello spettacolo. La differenza tra Italia e Germania che salta agli occhi è legata alle strutture, in quanto i palazzetti tedeschi sono tutti nuovi e pieni, le persone vanno a vedere le gare per passare una giornata in famiglia: è diverso il modo in cui si affronta la partitaʺ.
Impossibile per il classe ’92 non guardare indietro, a quattro anni fa, quando fu tra gli artefici del trionfo della squadra allora allenata da coach Antonello Arioli. Rispetto a quel momento ʺsono cambiato, perché nonostante sia ancora giovane ho avuto la possibilità di fare tante esperienze diverse. Come giocatore sono migliorato nella gestione della singola partita a livello di sensazioni, sono più lucido e tranquillo adesso. In campo, poi, ho sempre dato il massimo per vincere e giocato in diversi ruoli a seconda delle esigenzeʺ.
In chiusura, Viglianisi ha poi voluto dare un occhio al campionato di A2, diventato ancora più competitivo grazie all’aumentato numero di promozioni, che hanno ʺstimolato le squadre che avevano già in mente di fare un buon progetto ad accelerare i tempi, in quanto questo può davvero essere l’anno buono. Anche chi vuole salvarsi ha dovuto fare le proprie scelte, vista la crescita del livello del torneo: credo che la regular season abbia cambiato la propria valenza, il campionato non è più una maratona come lo era gli anni scorsi ma si è trasformato anche in uno sprint. Ogni partita, ogni due punti ora possono davvero cambiare le sorti di una stagioneʺ.