La settimana è ripartita, in casa Pallacanestro Trieste 2004, e le fatiche non sono di certo terminate, anzi: i biancorossi, conclusa la regular season in settima posizione, si sono tuffati a capofitto nel lavoro settimanale che porterà al primo confronto della serie con la Vanoli Basket Cremona, che si terrà al PalaRadi questa domenica.
A parlare, nella sala stampa dell’impianto di Via Flavia, è Daniele Cavaliero; un pò il simbolo di questa società e di questa squadra, nonché l’unico superstite dell’ultima Pallacanestro Trieste in Serie A. Il play/guardia classe ’84 racconta innanzitutto dell’ultimo match, disputato al Forum contro l’AX Armani Exchange Milano: “E’ sempre molto bello tornare a Milano; quando sono dovuto andar via da Trieste è stata la prima società in cui ho giocato e la prima città che ho conosciuto. Una grande esperienza e ottimi ricordi, ma è anche vero che domenica ero così concentrato sulla nostra partita e sulle altre sfide che per noi contavano che non c’è stato troppo spazio per la nostalgia. A livello tecnico, abbiamo contenuto bene l’Olimpia nel primo quarto, poi nella seconda frazione siamo andati male a livello difensivo: in generale, quando siamo riusciti a tenere dei vantaggi, in movimento, abbiamo fatto grandi cose; poi loro sono una grande squadra ed alla fine non ce l’abbiamo fatta, ma per noi contava entrare ai playoff e siamo felicissimi di questo traguardo”.
Un traguardo più che ambito, quattordici anni dopo l’ultima stagione nel massimo campionato italiano; Cavaliero parla delle sensazioni e del cammino che ha portato il team di coach Dalmasson a questo risultato: “Mi ero messo in testa di non chiedere nulla, ma a due minuti dalla fine non ce l’ho fatta e mi informavo continuamente con la panchina. Appena terminata la gara, non si capiva bene il risultato di Sassari e non riuscivamo a intuire se ci fossimo posizionati sesti, settimi o ottavi: alla fine, però, contava entrare e quindi siamo andati sotto il nostro pubblico, per ringraziarlo di tutto quello che ha fatto quest’anno, con una presenza continua, con macchinate, pullman e tanto amore verso questa squadra. Perfino questa mattina, passeggiando in città, mi ha fermato un signore dicendo di essere orgoglioso di noi: noi, dal nostro canto, siamo orgogliosi di questa città”.
E ora, la serie contro la Vanoli Basket Cremona: “Speriamo che sia lunghissima, perchè vorrà dire che abbiamo avuto la meglio in una o più partite. Siamo consci della forza di una squadra che ha vinto la Coppa Italia, è arrivata al secondo posto in regular season ed ha giocato molto bene contro Venezia, in un match che contava per prendersi il secondo posto. Insomma, sarà un confronto complicato, ma noi abbiamo la leggerezza di una squadra che, in teoria, non avrebbe dovuto arrivare a questo punto e oltretutto abbiamo la responsabilità di performare al meglio. Lo dobbiamo a noi stessi, per il lavoro fatto; lo dobbiamo al nostro pubblico e lo dobbiamo a tutti coloro che lavorano per questa società. Sarà una serie molto difficile”.
Infine, il “Dani Cava – pensiero”, prima di iniziare la serie: “Ogni tanto ho la fortuna di riuscire a vedermi e vedere la squadra come quand’ero piccolo e la guardavo dagli spalti ed emergono sensazioni eccezionali. Vorrei quindi fare un grande ringraziamento a tutti, vedrete che daremo il massimo e sarete fieri di noi, anche se dovessero arrivare delle sconfitte”.
Fonte: Ufficio Stampa Pallacanestro Trieste 2004