Sabato sera, ore 20.30, l’Allianz Pallacanestro Trieste sarà di scena al PalaPentassuglia di Brindisi contro l’Happy Casa di coach Frank Vitucci, per il terzo anticipo della 20° Giornata di Serie A, che torna in campo dopo la parentesi delle Final Eight e della Nazionale. Una sfida che vede i giuliani arrivarvi al 6° posto, condiviso con Pesaro a quota 18 punti, mentre gli avversari fanno parte del gruppo di inseguitori della capolista Olimpia Milano, assieme a Virtus Bologna, Dinamo Sassari e Reyer Venezia, forti di 24 punti in 17 partite.
“Vero, abbiamo vissuto momenti migliori, ma allo stesso tempo ne abbiamo attraversati di più complicati” – spiega il coach di Trieste in un’intervista a Il Piccolo – “Il nostro punto di domanda in vista di Brindisi è la presenza o meno di Juan Fernandez, che ha appena ripreso gli allenamenti, dopo essere stato fermo nei giorni scorsi per un problema muscolare a una coscia, avvertito durante un semplice esercizio di riscaldamento“.
Dalmasson fa il punto dell’infermeria, soffermandosi su Grazulis: “Il suo recupero sta procedendo molto bene, dopo l’intervento in artroscopia“. Su Peric: “Non è mai semplice inserirsi in un gruppo che si allena insieme da mesi, ma Pero sta vivendo questa esperienza con grande disponibilità e professionalità“.
“Brindisi? Rispetto alla squadra vista due settimane fa, alle Final Eight, è una squadra più forte, dato che l’inserimento di Bostic permette di sopperire all’assenza di D’Angelo Harrison. I pugliesi sono i migliori a rimbalzo, producono tanti punti in contropiede” – continua Dalmasson – “Speriamo naturalmente che a queste doti riconosciute non si aggiunga una giornata al tiro come quella in Coppa Italia“.
Sugli obiettivi stagionali: “Adesso viene il difficile, inizia la fase più complicata della stagione, quella dove bisogna fare la differenza” – conclude Dalmasson – “Partiamo sapendo che lottiamo per un’impresa, cioè mantenere la nostra attuale posizione. Intanto però cerchiamo di conquistare prima possibile i punti per metterci al riparo dalle sorprese e poi potremo puntare a qualcosa più in alto“.