Grazie al successo per 83-74 ai danni della Happy Casa Brindisi, la Vanoli Cremona è riuscita a conquistare, al Mandela Forum di Firenze, la prima Coppa Italia della propria storia. Un trofeo arrivato al termine di un torneo che ha visto, prima dell’atto conclusivo, i lombardi eliminare ai quarti l’Openjobmetis Varese (82-73) e in semifinale la Virtus Bologna (91-102).
Per coach Meo Sacchetti si tratta del terzo successo personale nel torneo, dopo i due conquistati nel biennio 2014-15 alla guida della Dinamo Sassari. “E’ una vittoria importante sia per la società che per la città di Cremona” – commenta Sacchetti – “Abbiamo fatto vedere un bel gruppo oltre che una buona squadra. I ragazzi hanno avuto un ottimo atteggiamento, mostrando di stare bene insieme, cosa che può portarti a raggiungere dei risultati anche al di sopra del proprio valore sulla carta“.
“Avendo perso le due squadre più forti, Milano e Venezia, si è aperto un varco in cui tutte le semifinaliste hanno avuto delle possibilità” – aggiunge – “Si poteva pensare che potesse essere più facile arrivare alla Coppa, ma poi i risultati bisogna portarli a casa. Ora la società ha un trofeo da attaccare al soffitto“.
A sua volta, Andrew Crawford (18+6 rimbalzi e +13 di plus minus) è stato insignito del premio Panasonic MVP – Memorial Chicco Ravaglia. “Abbiamo affrontato tre partite difficili in queste Final Eight. E’ stata una strada dura, ma siamo riusciti a raggiungere questo risultato perché abbiamo giocato sempre insieme, con tanta fiducia l’uno verso l’altro” – ha spiegato il 28enne nativo di Naperville, Illinois – “Con una squadra del genere è più facile vincere, perché senti di avere sempre un supporto. Quando ho capito di vincere la Coppa? Ogni partita aumenta la tua consapevolezze. Ci abbiamo creduto sempre di più, ma in realtà sapevamo di poter vincere in ogni gara“.