A breve conosceremo il destino del campionato di Serie A 2019/20. Anche se la volontà della LBA e del presidente Gandini è quella di provare fino all’ultimo a salvare la stagione, i rumors che circolano nell’ambiente danno come soluzione più probabile la cancellazione definitiva, sul solco di quanto già fatto per la Serie B e per tutti i campionati gestiti dai comitati regionali, e come ci si accinge a fare anche per la Serie A2.
Dovesse avverarsi l’ipotesi peggiore, ecco che torna in auge anche la questione su cosa fare dello Scudetto: assegnarlo o non assegnarlo? Più voci (compresa la Dinamo Sassari, 2° in classifica) si sono levate in favore della consegna del titolo 2019/20 all’attuale capolista, la Virtus Bologna. La pensa così anche Julian Gamble (in foto con Giampaolo Ricci nella presentazione dello scorso settembre), tra gli elementi di spicco della compagine allenata da coach Djordjevic (11.3 punti e 5.8 rimbalzi in 21.5 minuti d’impiego medio).
“Cancellare il campionato senza incoronarne il campione, secondo me, vuol dire non considerare importante la regular season” – ha commentato Gamble sul proprio profilo Twitter – “Capisco che qualsiasi squadra possa puntare a vincere nei Playoff, ma chi domina un campionato tutto l’anno porta a casa solo una pacca sulla spalla?“.
Prosegue il classe 1989 con un secondo tweet: “Come giocatore è chiaro che voglio vincere sul campo se ne ho l’opportunità. Ma, in questo periodo senza precedenti, la mia squadra non merita di rimanere a mani vuote. E questo vale per qualsiasi squadra che è prima nel proprio campionato“.