L’infortunio, l’intervento, la riabilitazione, la ricaduta, il nuovo intervento. Tanto lavoro, tanta costanza e tanta determinazione per tornare a calcare il parquet in una gara ufficiale. E’ il riassunto di 496 giorni di assenza di Giovanni Tomassini che sabato sera, contro Ravenna, ha debuttato con la maglia della Tezenis Verona, mettendo via definitivamente l’infortunio al ginocchio.

“E’ un periodo lunghissimo – ha commentato Tomassini – soprattutto perché non avrebbero dovuto essere così tanti. Questo ha fatto risultare tutto più difficile ed agonizzante il percorso. Io ho avuto al mio fianco i miei compagni, la mia fidanzata, la mia famiglia, amici che mi hanno sempre sostenuto ed aiutato. Quando hai l’affetto vicino a te il periodo passa anche più velocemente; io non perdo mai il sorriso ma ovviamente qualche periodo negativo c’è stato. Con l’aiuto di queste persone sono riuscito ad andare avanti”.

Sull’esordio di domenica, Giovanni ha aggiunto: “Sabato c’era un po’ di emozione, mi sarebbero bastati anche solo 30 secondi di partita. I pensieri erano tanti, quando sei lì dentro ed è così tanto tempo che non giochi, le partite sono due: una è quella dentro alla tua testa dove cerchi di stare più tranquillo possibile e l’altra è la partita vera e propria dove devi pensare alle cose più tecniche. Non è mai facile, in questi casi, stare sempre concentrati sulla partita vera. Però nei 5 minuti veri che ho giocato ho cercato di fare bene, potevo spingere un po’ di più e prendermi un tiro ma sono stato contentissimo così”.

“Ora – ha proseguito Tomassini – il passaggio è di cercare qualcosa in più ogni giorno. Qualche timore ce l’ho, pure qualche fastidio, il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre. Quando sarò al 100%? Sinceramente non lo so, avrò bisogno di tempo e questo vuol dire che il mio obiettivo è quello di fare il girone di andata sempre meglio per poi avvicinarci alla seconda parte della stagione per essere in una condizione molto buona”.

Fonte: Ufficio Stampa Tezenis Verona