Isaia Cordinier, l’ultimo grande nome arrivato a stagione in corso alla Virtus Segafredo Bologna, si è raccontato a Luca Muleo per il “Corriere dello Sport”. Il francese è cresciuto in una famiglia di sportivo con papà Stephan nazionale di pallamano e poi allenatore; vivere in un contesto di questo gli ha certamente dato una mano: “Aiuta tantissimo, è un ambiente che ti forma e mi ritengo ogni giorno fortunato per questo. Mio padre è sempre stato il mio primo allenatore, mi ha subito insegnato come diventare un professionista indicandomi la strada. Mi consigliava sin da bambino e per me ovviamente è stato molto difficile in un primo tempo. Oggi lo ringrazio per avermi insegnato quello che provo a fare da professionista”.
Aldilà della pallacanestro, c’è tanto altro nella vita di Isaia Cordinier: “Sono un uomo di famiglia, che coltiva le sue amicizie. Amo chiacchierare molto con i miei parenti e con gli amici, anche adesso che sono qui. Spendere il tempo con la mia fidanzata nelle cose di casa, visitare Bologna, mangiare le crepes che sono il mio piatto preferito. Poi i videogiochi. E la musica, ne ascolto tanta. Se devo fare un nome Rich e il Ninho, un rapper francese”.
Tra i tanti tatuaggi a cui è legato c’è la luna, sinonimo di NBA: “E’ lo stesso sogno che ho da bambino, la lega più importante nel mondo: se sei un professionista è ovvio che il tuo obiettivo sia quello, e una parte di me lo sente come tale. Ma adesso sono alla Virtus, il mio focus principale è fare bene qui”.