Alessandro Pajola, classe 1999 da Ancona, è indicato come uno dei prospetti di maggior interesse del nostro basket. Pur in una realtà estremamente competitiva come la Virtus Bologna di coach Djordjevic e con la presenza di play del livello di Milos Teodosic e di Stefan Markovic, il 20enne italiano è riuscito lo stesso a ritagliarsi i suoi spazi, guadagnando la fiducia del coach serbo.
In stagione, Pajola ha messo assieme questi numeri: 3.4 punti, 1.6 rimbalzi e 1.5 assist in campionato (20 le presenze e 12.6 il minutaggio medio); 3.4 punti, 1.8 rimbalzi e 2.3 assist in EuroCup (16 presenze e 12.5 minuti in media). Indicato da Djordjevic come il futuro della Virtus e della Nazionale, Pajola si è espresso in questi termini, intervistato da La Gazzetta dello Sport.
“Sasha mi ha caricato davvero a mille e spero tanto di poter ripagare la sua fiducia” – ha commentato il #6 delle V Nere – “Essendo un ragazzo abbastanza all’antica, ammetto di avere il culto delle bandiere di una squadra. Per questo motivo mi piacerebbe diventare per la Virtus Bologna quello che gente come Totti e Del Piero sono stati per Roma e Juventus“.
“Mi sono sempre allenato duramente per farmi trovare pronto e, lavorando tanto, ho capito che a quel livello potevo starci anche io” – continua – “Quindi mi sono messo a studiare giocatori come Teodosic e Markovic. Dal primo ho provato ad apprendere furbizia e trucchi, dal secondo la durezza mentale. I miei obiettivi futuri? In primis alzare un altro trofeo con la Virtus, dopo la Champions vinta l’anno scorso“.