Non è bastata una gran rimonta alla Virtus Bologna per avere la meglio sul Besiktas al PalaDozza, nel Round 12 di Basketball Champions League. La formazione di Pino Sacripanti, a causa di un primo tempo molto sottotono, si ritrova ad inseguire i turchi distanti 22 punti (24-46). Nella ripresa, con tutto un altro spirito, i felsinei risalgono man mano la corrente, fino ad arrivare al punto da avere il pallone della vittoria. Peccato che Punter sbagli una tripla apertissima, consegnando la vittoria agli ospiti (70-71).

Così coach Sacripanti in sala stampa: “Abbiamo giocato due partite in una, completamente diverse tra primo e secondo tempo. Nel primo, purtroppo, siamo stati troppo soft, non solo in difesa, come si capisce dal punteggio, ma anche in attacco, dove abbiamo preso tiri forzati, fermando troppo il pallone, senza la fluidità necessaria. Senza contare che abbiamo tirato 0/13 da tre. Un secondo quarto con appena 6 punti penso si commenti da solo“.

Nel secondo tempo ho usato Martin da 4 con Pajola, per aiutare la squadra a recuperare, con pressing a tutto campo e ruotando gli uomini a tale scopo” – continua Sacripanti – “Abbiamo giocato con energia ed orgoglio, e la rimonta c’è quasi riuscita. Purtroppo l’ultimo tiro di Punter è andato sul ferro… Capita“.

Prendiamo atto della nostra prestazione nel primo tempo, che può essere utile nel nostro percorso di crescita. Ovvio che, quando giochiamo con l’intensità e la cattiveria agonistica giusta, possiamo far ottime cose. Quando invece ci specchiamo e giochiamo in modo così morbido, siamo tutta un’altra squadra. Bisogna comunque dar merito ai nostri avversari, i quali all’inizio hanno fatto davvero molto bene, mettendoci in difficoltà“, prosegue l’head coach della Virtus.

Va sottolineato, comunque, quel secondo quarto da 6 punti, con qualche tiro buono ed altri presi utilizzando male i blocchi e non prendendo vantaggi. Il Besiktas è una squadra forte, con grande fisicità. Se non prendi dei vantaggi in movimento, poi il pallone ristagna, ed è quello che è successo nei primi 20′. All’intervallo ho provato a scuotere i ragazzi in ogni modo possibile, e la conseguenza è la squadra che abbiamo visto nel secondo tempo“, conclude Sacripanti.