La pandemia da COVID-19 ha fermato tutti i campionati, spingendo la Fip a dire definitivamente stop alla stagione 2019/20. Il lato peggiore della crisi, però, riguarda l’aspetto economico, che sta già spingendo non poche realtà a prendere decisioni dolorose, se non proprio sull’orlo del baratro del fallimento.
Ai microfoni della trasmissione Speak&Roll, il GM della Virtus Pozzuoli, Fulvio Palumbo, traccia un futuro alquanto nebuloso per la compagine puteolana, mettendo in dubbio la partecipazione al prossimo campionato di Serie B.
“Al momento dello stop eravamo in una situazione nella quale cercavamo di agguantare l’ultimo posto per i Playoff. In fin dei conti, una situazione senza infamia e senza lode” – spiega Palumbo – “Avremmo finito il campionato probabilmente in 9°/10° posizione; sicuramente meglio della prima stagione, potendo essere abbastanza contenti. Tutto ciò nonostante infortuni e cose varie abbiano complicato non poco il nostro cammino“.
“Il discorso è che, in questo momento, non sappiamo cos’altro può ancora succedere. Nella nostra situazione, dobbiamo ragionare sul fare o meno la Serie B l’anno prossimo” – aggiunge – “In termini di contributi economici, non penso che Stato e Federazione possano fare granché. Però, si potrebbe lo stesso cercare di aiutare le società a risolvere alcuni problemi“.
Palumbo indica alcune misure che potrebbero essere intraprese: “Innanzitutto alzare un po’ l’età del vincolo, portandolo a 23/24 anni. Ciò permetterebbe alle società di avere i giocatori che ha costruito, di poterli usare prima che finiscano preda dei procuratori, costituendo parametri risparmiati“.
“Ancora, essendo le nostre, in maggioranza, delle società sportive aderenti al modello della 398 (regime fiscale della legge 398/91, ndr), il Governo potrebbe darci l’opportunità, per un biennio, di recuperare un altro 25% sull’IVA che versiamo loro“, conclude il GM di Pozzuoli.