Il nativo di Dallas torna a strabiliare sul parquet e si prende il premio di miglior giocatore dopo il successo ottenuto nella prima giornata di campionato. Grazie alla sua prestazione ha ricevuto un maggior numero di voti nella sfida contro i due centri Tyrique Jones (Carpegna Prosciutto Pesaro) e Mitchell Watt (Umana Reyer Venezia).
Elemento imprescindibile per coach Scariolo, il prodotto di University of Texas at Arlington è stato fondamentale nella vittoria ottenuta dalla Virtus Segafredo Bologna nello scontro diretto per il secondo posto contro la Happy Casa Brindisi. Le lunghe leve di cui è dotato sono un problema, il diretto marcatore non risulta in grado di arrestarne le intenzioni quando è proiettato verso il canestro e se l’idea è quella di evitare il suo ingresso in area, lui colpisce senza pietà da oltre l’arco. La squadra pugliese si è dovuta arrendere alla serata magica di Kevin Hervey, in 26 minuti in campo si è reso autore di 20 punti realizzati principalmente grazie al tiro da tre punti, un 6/8 (75%) valido come massimo in carriera in Serie A e con cui non ha lasciato scampo alla difesa. A condire una prestazione notevole non solo a livello balistico, il numero 8 virtussino ha raccolto 6 rimbalzi, servito i suoi compagni con 2 assist e rubato per 3 volte la sfera ponendosi come barriera nelle linee di passaggio brindisine, per un 22 totale di valutazione.
Il classe 1996 è stato l’X-Factor della Virtus nel secondo tempo dopo aver realizzato appena 5 punti nel primo tempo. Pronto a rispondere quando chiamato in causa da un ispirato Teodosic, Hervey ha aiutato i suoi a scavare il solco da cui Brindisi non ha potuto risollevarsi facilmente. Nel momento di maggiore difficoltà della partita – con gli avversari a -2 sull’81 a 79 – ha messo a referto due triple decisive: quella con cui ha stoppato la rimonta pugliese e la seconda del 90-82 utile a decretare la fine delle ostilità a meno di venti secondi dal termine. In situazioni di massima tensione esce fuori lo stile “Durantesco” dell’ex-Oklahoma City Thunder, bravo a saper sfruttare i suoi 206 centimetri di altezza e i 223 centimetri di apertura alare, mezzi di cui pochi possono disporre e difficili da limitare per qualsiasi difensore.
In poco tempo il texano è diventato padrone del pitturato e perno della scacchiera di mister Scariolo, grazie al suo essere bivalente diventa uomo chiave qualsiasi sia il quintetto schierato sul parquet. Non c’è dato statistico in cui non prevalga all’interno dell’orchestra virtussina: primo per rimbalzi catturati a partita (6.8), primo per valutazione complessiva (18), secondo per minuti giocati dietro a Weems (23.9 a fronte dei 27.7 del compagno) e per punti di media (13.3) considerando i giocatori sempre scesi in campo. Il dato che impressiona maggiormente è quello riguardante le palle rubate, il suo 2.2 è il secondo dell’intero campionato e primo della Virtus Segafredo Bologna, scalzando il primato del compagno Pajola, vero e proprio specialista in materia. Le percentuali dal campo ci mostrano come a Kevin Hervey possa essere affidato qualsiasi tiro incluso quello della vittoria, forte del suo 55.9% dalla media (3.7/6.6) e del suo 38.9% dalla distanza (1.6/4).
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