Dopo esser andati benissimo fino alle Final Eight, conquistando un’insperata finale, poi persa contro la corazzata Olimpia Milano, la Victoria Libertas Pesaro è incappata in un mese di marzo da dimenticare, fatto di quattro sconfitte in altrettante partite (contro Cremona, Varese e Reggio Emilia in trasferta, e contro la Virtus Bologna in casa). Momento no che ha fatto scendere i marchigiani in 8° posizione con 18 punti, al pari di Brescia e a -4 dal 7° posto di Trieste, che però ha una partita da recuperare.
Ad analizzare questa fase della stagione della Vuelle ci ha pensato il Direttore Sportivo Stefano Cioppi: “Non siamo scoppiati fisicamente, né ci sono dissidi interni al gruppo, come da qualcuno falsamente detto. Parlando realisticamente, escluse le cinque big della Serie A, tra le altre c’è un equilibrio incredibile ed è la testa a fare la differenza” – ha spiegato Cioppi, raggiunto da Il Resto del Carlino, edizione Pesaro – “Chi scende in campo con più determinazione, con più fame e voglia di vincere, porta a casa la vittoria. L’atteggiamento mentale giusto ti spinge a fare quel qualcosa in più che alla fine fa la differenza, che ti permette anche di mettere i canestri più complicati“.
“Facciamo l’esempio dell’ultima con Reggio Emilia: loro arrivavano alla partita pensando che, in caso di sconfitta, la retrocessione sarebbe diventata un’eventualità concreta; noi, invece, ragionavamo su una vittoria per consolidare la zona Playoff” – prosegue – “Noi eravamo in una sorta di comfort zone. Con il rientro di Massenat, l’arrivo di Eboua e il miglioramento delle condizioni di coach Repesa, eravamo convinti di vincere. La dura realtà, però, è che se non lotti essere al completo non vuol dire nulla, la vittoria non cade dal cielo. Loro avevano delle assenze, ma non si sono notate affatto“.